Perche’ ho pagato il biglietto?


Recentemente sono andato al cinema, con il desiderio di rilassarmi un po’ e farmi due risate con un bel film. Ho pagato 7 euro, mi sembra un prezzo onesto. Come sempre, prima dell’inizio del film, sono transitati alcuni trailer di altre pellicole in programmazione. Noiosi, e’ vero, pero’ per uno che segue poco TV e cinema, come il sottoscritto, e’ l’unico modo di sapere cosa c’e’ di bello da vedere. Direi che 5-10 minuti sarebbero piu’ che sufficienti.

Invece no.

Mi sono dovuto sorbire 35 minuti di QUALSIASI COSA, tra cui DUE VOLTE lo stesso spot sulla Renault Laguna, uno yogurt, cioccolati vari, banche, divani, compagnie telefoniche… Perche’ ho pagato il biglietto? Sulla carta posso girare pagina, in TV posso fare zapping… ma al cinema sono letteralmente violentato: sono seduto, ho pagato, devo sorbirmi lo spot e non posso scappare. Ripeto: vanno bene 5-10 minuti di spot di altri film, ma, accidenti, DUE VOLTE LA LAGUNA NO! Avrei preferito pagare 8 euro e godere del relax che pensavo di aver acquistato.

Hanno raggiunto due risultati: non comprero’ una Laguna e non andro’ piu’ al cinema. Comincio ad apprezzare i sistemi di home-theater. E non mi si dica che il cinema e’ in crisi…

Win on Mac? Si, certo… di default!


E’ noto che il passaggio all’architettura Intel consente ai computer Apple di eseguire nativamente i sistemi operativi Microsoft. Grazie a Bootcamp, infatti, e’ possibile installare la propria versione preferita di Windows su iMac, MacBook e compagnia. Vi e’ mai capitato di entrare in un negozio di informatica che vende prodotti Apple e vedere… Vista gia’ installato su un iMac? Io l’ho visto ieri in un centro commerciale di Roma:

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Peccato che non venisse precisato da nessuna parte che Windows si paga a parte e non e’ compreso nel prezzo dell’iMac… Anzi, Vista Ultimate costa quasi come l’iMac 🙂

Android


Solitamente evito di scrivere articoli che riportano banalmente notizie apparse sui siti piu’ importanti dedicati al mondo del mobile computing, ma l’annuncio di Android e dell’Open Handset Alliance credo meriti qualche parola.

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Per punti:

1) e’ l’ennesima piattaforma aperta basata su Linux. Dopo maemo, openmoko, qtopia, ALP (ACCESS Linux Platform), MOTOMAGX, Moblin e’ la volta del progetto GPhone. In realta’ questi progetti avevano lati oscuri non trascurabili. Maemo, ALP e Moblin sembrano piu’ mirati al mercato tablet anziche’ smartphone. Maemo e ALP sono nati per hardware specifico (Nokia e Access/Palm rispettivamente), senza supporto di operatori o altri produttori. OpenMoko nasce aperto, ma su un solo hardware (per quanto anch’esso aperto) e slegato dal mondo degli operatori). Qtopia, dopo l’avvetura ormai cessata del Greenphone, e’ il fiore all’occhiello di Trolltech, che pero’ finora e’ rimasta nell’ombra rispetto al mercato consumer (nel senso che non appare come brand principale sui dispositivi che ne sono equipaggiati). Motorola, dopo aver proposto una piattaforma Linux chiusa e inaccessibile, pare finalmente decisa ad aprire lo scrigno, restando sempre e comunque solo sul proprio hardware. Android parte da una piattaforma doppiamente open (Linux e Java), vede la collaborazione di operatori e manufacturer che manca negli altri progetti sopra elencati. Sara’ la volta buona per una adozione di massa (anche da parte degli operatori) di Linux? Che fine faranno gli altri progetti?

2) Java si conferma la piattaforma di riferimento per lo sviluppo su dispositivi mobili. Contrariamente a chi vorrebbe Java ME morto e sepolto in favore di Java SE, in barba a chi diceva “Google usa Python, mica Java!”, ecco che Android va in leggera controttendeza, come direbbe Grillo. 🙂 Molto probabilmente si trattera’ di phoneME Advanced e ci sara’ da aspettare prima di poter disporre di tutto il set di API che gli sviluppatori sono soliti trovare su ambienti avanzati come Symbian OS, ma e’ certo che gli investimenti fatti in ambito Java non andranno perduti.

3) l’Android SDK arrivera’ prestissimo: il 12 novembre, fra una settimana!

Stay tuned!

Diritto e Nuove Tecnologie

E’ periodo di annunci di nuovi libri! Stavolta vi segnalo “Diritto e Nuove Tecnologie”, scritto da Massimo Farina per la casa editrice Experta.

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Il testo di Massimo affronta temi quali il contratto elettronico, la firma digitale, la tutela dei nomi a dominio, proprieta’ intellettuale e tecnologie digitali. Nel capitolo dedicato alla firma digitale e’ presente una corposa sezione, per la quale ho avuto il piacere di collaborare con Massimo, che illustra le modalita’ di utilizzo in ambiente Windows, Mac OS X e Linux. Un libro molto interessante, la cui lettura e’ certamente consigliata agli addetti ai lavori ma anche a coloro che vogliono conoscere come il nostro ordinamento recepisce l’evoluzione tecnologica della Rete.

Occhio alla trappola


Ricordate questo post in cui segnalavo uno strano SMS in cui mi veniva annunciato un messaggio in una segreteria di cui io non avevo mai chiesto l’attivazione?

Bene: la storia si ripete! Stamattina ho ricevuto questo:

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Occhio alla trappola. Curiosa la formattazione del numero 899… indicato come 89-9… quasi a distrarre il destinatario dal fatto che si tratti di un numero a tariffazione “salata”.

Le ultime parole famose…

Venerdi’ sera io, il Nano, The Parallel e il Vitiello dai Piedi di Balsa siamo andati felici e baldanzosi all’Apple Store per tirare la coda al Leopardo. Ufficialmente per vedere la tecnologia, ma sapevamo tutt’e quattro che l’obiettivo era avere la t-shirt celebrativa.

“Dai Gerda, ma chi vuoi che ci sia? Certo, per l’iPod Touch c’e’ stato il pienone, ma non credo che saranno tutti la’ ad ammazzarsi per acquistare Leopard”. Le ultime parole famose! Un mare di gente provava il nuovo sistema operativo sui Mac esposti, mentre un torrente in piena si accalcava alla diga delle casse per acquistarne una copia.

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Scelte

Stamattina, subito dopo aver avviato Skype, ha attirato la mia attenzione la “frase del giorno” di una amica. Non la commento e non la scrivo: metto lo snapshot, ognuno rifletta per conto proprio.

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Buona domenica.

L’idiozia e’ totale

Chi, come me, ha un po’ di km da percorrere ogni giorno per andare al lavoro, spesso si trova in difficolta’ quando deve sbrigare impegni in banca, alla posta, presso uffici pubblici. Il sabato e’ la giornata della salvezza, che consente di fare la spesa e tutte le altre cosette lasciate in sospeso durante la settimana.

Veniamo al fatto. Devo fare pagamento a favore di un ente pubblico EEEE presso un qualsiasi sportello della banca BBBB. Scopro con piacere che la banca ha uno sportello a due passi da casa e che lo sportello e’ aperto anche il sabato mattina. Che delizia! Mi sveglio presto, doccia, cappuccino e cornetto doc, arrivo in banca. “Mi spiace, i pagamenti a favore di EEEE non possono essere fatti il sabato”. Non so che faccia ho fatto, ma la gentile signora allo sportello capisce che ritengo mi stia prendendo in giro. “Eh si, oggi non e’ possibile perche’ EEEE e’ chiuso”. Mi chiedo: c’e’ forse un ambasciatore a cavallo che giunge presso EEEE portando il sacco con le mie monete d’oro, o forse l’operazione e’ semplicemente un record in un database? Voglio dire: non e’ sufficiente il trasferimento di soldi da me a EEEE e il rilascio di una ricevuta con cui io posso andare a festeggiare per la seconda volta con un altro cappuccino e un altro cornetto? Evidentemente no. “Puo’ venire lunedi’ mattina, dalle XX alle YY”. “Grazie”, rispondo io educatamente, e me ne vado.

Torno a casa. Vado sul sito della banca. Trovo un link che rimanda ai pagamenti per enti. Lo seguo. C’e’ l’ente EEEE che mi interessa. Curiosamente, tra i tanti, e’ uno di quelli che non ha i simboli delle carte di credito accanto, forse il pagamento e’ consentito solo ai correntisti della banca BBBB. Vabbe’, lo seguo comunque. Compilo i dati per il pagamento. C’e’ il form per l’inserimento dei dati della carta di credito. Eseguo il pagamento. Tutto ok. In meno di un minuto ho l’email di conferma, che mi avvisa che il pagamento sara’ contabilizzato lunedi’ prossimo. Mi sembra corretto.

L’idiozia e’ totale. Siamo passati da un periodo in cui sul web non si poteva fare tutto “per motivi di sicurezza” ad un periodo in cui certe operazioni de visu non si possono fare perche’… il beneficiario e’ a riposo! FOLLIA! FOLLIA!

Chi ha paura che la tecnologia possa togliere lavoro alle persone (leggi: il sito web contro l’impiegato di sportello) dovrebbe interrogarsi sul perche’ dell’idiozia di stamattina.

Probabilmente, pero’, non e’ merito del sito o demerito dello sportello bancario. Molto piu’ probabilmente il software del portale della banca BBBB ha un bug e NON SA che oggi EEEE e’ chiuso. Meglio cosi’: occhio non vede, cuore non duole. E io, lunedi’ mattina, alle 8:30 non saro’ imbottigliato nel traffico.

Buon weekend.