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Android Programmazione Avanzata (seconda edizione)

Ho realizzato solo nei giorni scorsi che, preso dal solito turbine infinito di cose da fare, avevo totalmente scordato di pubblicare sul mio blog la notizia della pubblicazione della seconda edizione del libro “Android Programmazione Avanzata”. Per la precisione, il libro è stato pubblicato a giugno dello scorso anno e porta con sé tante novità.

libro_2nd

Prima di tutto sono cambiati gli autori: il grandissimo Emanuele Di Saverio ha lasciato il testimone a una compagnia più numerosa, composta da Fabio Collini, Matteo Bonifazi (già autore di Android in Sette giorni) e Alessandro Martellucci. In realtà, Fabio Collini ha curato circa il 50% degli argomenti, mentre io, Matteo e Alessandro abbiamo curato il resto. È cambiata anche la casa editrice: FAG ha ceduto la pubblicazione a LSWR.

È stato un lavoro molto faticoso ma entusiasmante. La fatica ha una doppia origine: prima di tutto, scrivere un libro di programmazione avanzata che distilli l’esperienza reale degli autori richiede tanto tempo, tanta sperimentazione e soprattutto costringe a scartare tutti quei temi di cui sono pieni il web e altri libri. In secondo luogo, man mano che gli anni avanzano, gli impegni di ciascuno (tra lavoro e famiglia) lasciano sempre meno tempo a disposizione della scrittura e purtroppo non tutte le sere si ha l’energia o l’ispirazione per fare un lavoro di qualità. Se la fatica non passa facilmente, lavorare con persone in gamba come Fabio, Matteo e Alessandro ha reso l’impresa raggiungibile. Sarebbe stato impossibile, anche con tutto il tempo del mondo a disposizione, raggiungere la qualità che ciascuno di loro ha portato al libro. Non diversamente dal 2012 con Emanuele, anche se dopo tre anni Android è ancora più grande, i temi sempre più numerosi e, appunto, tempo ed energie sempre di meno.

Io ho curato il capitolo su Bluetooth, che in questa nuova edizione si arricchisce di tutta la nuova specifica Bluetooth Low Energy.

Ecco la ghiotta lista di argomenti:

  • Activity e task in background (tema sempre caldissimo!!!)
  • Programmazione funzionale
  • Grafica e interfaccia utente
  • Supporto multidevice
  • Bluetooth
  • Android Wear
  • Chromecast e Google Cast
  • Qualità del codice
  • Sicurezza (appendice)

Spariscono notifiche push, NFC e networking, che ormai non sono più argomenti avanzati. Chissà quali spariranno nella terza edizione e quali saranno quelli nuovi. Direi che se ne parlerà tra qualche anno! 😀

Come sempre, il libro è disponibile in tutte le librerie fisiche e virtuali, ad esempio su Amazon e IBS.

Poesia: sguardi

Sei arrivata all’improvviso nella mia vita,
come un soffio di vento accanto a me.

Ti ho guardata nello specchio, ma hai abbassato lo sguardo
Ti ho cercata dietro ad un vetro, ma non volevi vedermi

Per te ero uno dei tanti, uno di quelli che ti passano accanto.
Uno senza nome, uno senza volto.

Ancora non mi guardi, eppure ti sento vicina.
Sento ancora il tuo soffio che mi sfiora.

Quindi, brutta stronza sulla Smart,
molla quel telefonino di merda,

solleva la testa e guarda lo specchietto,
che è la terza volta che rischi d’ammazzarmi.

Attenzione alla configurazione SMS sugli Xperia

Il Natale ha portato in famiglia un Sony Xperia Acro S, un buon terminale Android (schermo 720×1280, NFC, fotocamera 12MPX, ICS e aggiornamento JB imminente, CPU e resto di buon livello) caratterizzato da una poderosa resistenza a polveri e liquidi.

Dopo qualche settimana di utilizzo, la lettura del credito telefonico indica che c’è qualcosa che non va: sembra che l’operatore stia facendo pagare uno sproposito per gli SMS. La cosa è doppiamente inspiegabile, visto che proprio con l’Acro S abbiamo attivato una tariffa con un certo numero di SMS inclusi e che il relativo contatore dica che siamo ben al di sotto della soglia massima.

Dopo aver speso un buon quarto d’ora per capire come parlare con un operatore (eh, non ci sono piu’ i customer care di una volta!), un ragazzo gentile chiede subito: “avete uno smartphone Sony con sistema operativo Android?”. “Ehm… si, perché?”. “Controllate le impostazioni: quei terminali hanno l’opzione per la notifica di ricezione degli SMS attiva come impostazione predefinita”. “Ah, che fortuna, grazie!”. E’ stato sufficiente andare sul pannello di configurazione degli SMS per trovare conferma di quanto anticipato dall’operatore:

xperia_sms

E’ evidente che e’ piuttosto azzardato da parte del manufacturer lasciare questa impostazione predefinita, perche’ e’ certo che qualsiasi utente ci rimettera’ di tasca.

Insomma: l’operatore (giustamente) non ci faceva pagare gli SMS, ma (altrettanto giustamente, sigh!) ci faceva pagare le notifiche di ricezione (che può non apparivano sul display).

Problema risolto, peccato per i soldi sprecati…

Bilancio dopo 5 mesi di scooter

Alcuni mesi fa ho scritto della mia resa di fronte all’inefficienza dei mezzi pubblici della capitale e dell’intenzione di passare ad uno scooter.

Finito il 2012, e’ giunto il momento di fare un po’ di bilanci. Difficile fare delle considerazioni obiettive, ma vorrei comunque condividere le mie personalissime considerazioni su questo cambio, soffermandomi su tre punti principali:

  • Ho risparmiato tra i 45 minuti e l’ora per ogni giorno lavorativo. Moltiplicati per 20 giorni lavorativi al mese, significa aver risparmiato circa 20 ore al mese. Considerata una veglia giornaliera di circa 16 ore, e’ evidente che, per cosi’ dire, ho guadagnato una giornata di vita al mese. Tutto questo con una guida assolutamente prudente, senza slalom pazzi, senza rischiare la pelle (quantomeno per incoscienza mia).
  • Scioperi? Targhe alterne? Mezzi che non arrivano? No, grazie! Viaggio durante gli scioperi, il mio scooter EURO3 puo’ circolare anche nei giorni di blocchi dei mezzi e soprattutto sono sempre puntuale. Quasi sempre 😉
  • Ultimo, ma non ultimo: mi diverto come un matto ad andare in scooter! Mi piace tantissimo, anche quanto sono un po’ lento nel traffico mi rilassa molto guidarlo; quando poi passo in strade poco trafficate, lo trovo molto rilassante. E anche viaggiare d’inverno, se il tempo e’ clemente, e’ un piacere circolare.

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Purtroppo il costo non e’ trascurabile, poiche’ tra mezzo in se’, assicurazione, accessori e abbigliamento sono andati via parecchi soldi. Non posso certo dire di aver fatto un affare. La speranza e’ che, ammortizzati i costi iniziali (scooter e accessori), i costi periodici possano valere il beneficio. Ma se vivere bene ha un valore e se il tempo a nostra disposizione e’ una ricchezza essenziale che scarseggia, allora ben venga risparmiare su qualcos’altro, magari sul superfluo, per vivere meglio.

Prossimo bilancio tra sei mesi.

Mezzi pubblici: mi arrendo

Ci ho provato per 18 mesi.

Ho sopportato 50-70 minuti complessivi per fare 8km (in linea d’aria). Ho sopportato la progressiva dilatazione dei tempi di attesa alla fermata, segno che il numero di autobus in circolazione è diminuito.

Ho sopportato i ritardi, le strade bloccate dalle auto in doppia fila che nessuno multa o rimuove (i vigili sono impegnati a fermare il traffico per far passare le auto blu?), i mezzi sporchi (non lavati), la puzza dei viaggiatori ignari delle norme igieniche, la follia di autisti che guidano al telefono o facendo slalon che rendono molto difficile mantenere l’equilibrio anche a chi non è (ancora) anziano.

Ho sopportato i percorsi infiniti dentro la stazione Termini per raggiungere la metro, la puzza di birra e urina ovunque, le forche caudine all’ingresso della scala mobile (dove non sai se quelle decine di persone che ti fissano stanno per assalirti o preferiranno il successivo), il timore di essere derubato essere anche solo strattonato da qualcuno barcollante con una birra in mano.

Ho sopportato il riscaldamento crematorio d’inverno e l’aria condizionata glaciale d’estate (a volte sostituiti, rispettivamente, dal finestrini aperti a gennaio e gas di scarico caldi d’agosto).

Ho accettato anche l’aumento del costo del biglietto e dell’abbonamento. Ho accettato i continui scioperi strategici di venerdi’, fatti apposta per allungare il weekend balneare sul litorale.

Ho accettato e sopportato per 18 mesi e dopo 18 mesi, traendo ispirazione in Gigi Proietti, “me so’ rotto er ca’”.

Mi arrendo. Avete vinto voi.

Addio! Ora gli stipendi d’oro dei dirigenti (che, peraltro, vanno in giro con l’auto aziendale e non con i mezzi pubblici) li paga qualcun altro. Io ci ho provato e credo che 18 mesi siano un tempo più che sufficiente a valutare la bontà o la mediocrità di un servizio. Sono convinto che non tutte le colpe siano dell’azienda di trasporto: i mezzi di trasporto pubblico funzionano se le strade sono in buone condizioni (e qui tocca al Comune), se il traffico è scorrevole (e qui tocca alla polizia municipale), se le persone sono rispettose di mezzi, arredi e stazioni (e qui tocca a tutti noi). Io la mia parte l’ho fatta, non è bastato.

Da oggi torno all’indipendenza del mezzo di proprietà: spenderò un po’ di più, ma risparmierò quasi 90 minuti di percorrenza al giorno, non subirò gli scioperi degli autisti e lo sporco diffuso. Probabilmente userò i mezzi pubblici come ancora di salvezza in caso di difficoltà, ma per il resto faccio da me. Vista la mia stazza, sto pure facendo un favore alla collettività, che avrà a disposizione un po’ più di spazio sui mezzi pubblici.

Ci provo, magari per 18 mesi. Poi ci rivediamo.

Parcheggi di casa mia

Pubblicando sempre foto di parcheggi selvaggi nelle grandi citta’, si vive nella illusione che nel proprio paesino regni la civilta’, il rispetto delle regole che significa rispetto del prossimo. E invece e’ sufficiente passare un weekend “a casa” per constatare che nel paesino si manifesta la stessa arroganza e non curanza della metropoli: le strisce sono comodisse aree di parcheggio privilegiate, destinate ai macchinoni e lasciate libere da quegli sciocchi che le regole le rispettano. E qui, come nella citta’, i vigili sono totalmente assenti. Che amarezza…

Codemotion 2012

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con il Codemotion, che si svolgerà a Roma il 23 e 24 Marzo. L’edizione 2012 porta due grandi novità: l’evento si svolge in due giornate (venerdì e sabato) e in contemporanea su due città (Roma e Madrid).

Insieme al caro Emanuele Di Saverio (giusto il tempo di riposarci dopo la pubblicazione di "Android – Programmazione Avanzata") terrò un talk dedicato alla tecnologia NFC. Faremo una panoramica sulla tecnologia e una ricognizione sulle API che consentono di utilizzarla.

Libro Android Programmazione Avanzata

Dopo tanti mesi di lavoro, tanto codice, tanti device, tanta revisione è finalmente arrivato il libro scritto a quattro mani con Emanuele Di Saverio: Android – Programmazione Avanzata.

Il libro, pubblicato dalle Edizioni FAG di Milano e realizzato con la partecipazione di Samsung Italia, è dedicato a chi già conosce la programmazione su Android e vuole approfondire alcune tematiche avanzate. Niente “Hello World”, niente introduzione ai componenti grafici e alle Activity: solo tecniche avanzate o approfondimenti su argomenti solitamente poco trattati (ad esempio, il testing o la tecnologia NFC).

Il testo è, in un certo senso, la summa dell’esperienza maturata in diversi anni di lavoro sulla piattaforma Android. Nasce dal pratico (progetti industriali) e dall’esperienza concreta degli autori (da Android 1.x ad Android 4!). Mancano, pertanto, quegli argomenti su cui né io né Emanuele abbiamo mai lavorato intensamente (ad esempio, giochi e grafica 3D). Per chi fosse interessato, in questa presentazione sono descritti nel dettaglio i nove capitoli che lo compongono:

Il libro è già acquistabile presso:

Chi preferisse acquistare l’e-book può farlo qui: