Pubblicando sempre foto di parcheggi selvaggi nelle grandi citta’, si vive nella illusione che nel proprio paesino regni la civilta’, il rispetto delle regole che significa rispetto del prossimo. E invece e’ sufficiente passare un weekend “a casa” per constatare che nel paesino si manifesta la stessa arroganza e non curanza della metropoli: le strisce sono comodisse aree di parcheggio privilegiate, destinate ai macchinoni e lasciate libere da quegli sciocchi che le regole le rispettano. E qui, come nella citta’, i vigili sono totalmente assenti. Che amarezza…
Archivi categoria: Parcheggi
Il massimo dell’arroganza
Una macchina costosissima (Bentley Continental GT), con targa di un (semi) paradiso fiscale (San Marino), parcheggiata in un posto per disabili (ovviamente senza contrassegno) e per giunta di sbieco, cosi’ da ostacolare il traffico degli autobus: questo e’ il massimo dell’arroganza. Mancava solo che sostituisse il cartello di segnalazione del parcheggio disabili e scrivesse “questa e’ casa mia”.
Le strisce erano sbiadite…
… quasi invisibili, è per questo che mi ci sono parcheggiato sopra senza accorgermene:
Non possiamo tutti lamentarci dei politici, della casta, della malasanità , di questo e di quell’altro, se non siamo neppure capaci di parcheggiare nel rispetto degli altri. Poiché di parcheggi simili ne vedo decine al giorno, ovunque, a Roma come a Milano, a Cagliari come a Torino, allora penso che, in fondo, a tutti i livelli il tema dominante è la mancanza di rispetto per il prossimo e per le regole. La politica e la finanza sono immagine di tutto questo.
Smart Style
Chiamiamolo “segnaposto”
Alla faccia del divieto
Come ben sappiamo, il divieto di sosta vieta (appunto!) di lasciare in sosta il veicolo, ovvero di spegnere il motore e “abbandonarlo” in un certo punto. Esiste poi il divieto di fermata, che vieta al conducente di fermarsi con l’autovettura in un certo punto, anche se lui e’ a bordo e con il motore acceso (a meno che, ovviamente, non sia fermo il traffico). Il divieto di fermata e’, dunque, molto piu’ forte del divieto di sosta. Potremmo interpretare il divieto di fermata come un bel “levati dai piedi appena puoi” oppure “non fermarmi in mezzo alle scatole proprio qui”. E’ un messaggio chiaro, perentorio. Cosi’ chiaro e perentorio che il proprietario di questa Porsche lo ha fatto suo, nell’anima:
Le rampe fanno emergere le personalita’
Si, e’ proprio cosi’: le rampe fanno emergere le personalita’. Perche’ a seconda di come ci si comporta nei confronti della rampa di un marciapiede (accesso per sedie a rotelle, anziani con problemi di deambulazione e passeggini per bimbi) si possono determinare inseressanti caratteristiche della personalita’ di un individuo.
Colui che la lascia libera, evitando di ostruirla con un parcheggio, e’ senz’altro una persona sensibile e corretta nei confronti del prossimo.
Colui che ostruisce completamente la rampa e’ decisamente poco rispettoso del prossimo, direi un cafone. Ad esempio, potremmo pensare alla Smart qui sotto:
Poi c’e’ colui che vuole apparire corretto (“io la rampa non la ostruisco”) ma lo vuol fare senza rinunciare all’opportunita’ di trovare il parcheggio semplice: ostruisce un pezzetto di rampa. Il passaggio resta comodo per chi deambula correttamente, ma coloro che sono in sedia a rotelle o una mamma con bambino avra’ serie difficolta’ a passare. Ecco, dunque, che c’e’ di fondo il rispetto per il prossimo, ma questo rispetto e’ sopraffatto dall’idiozia (il dislivello laterale, infatti, diventa letale). Un esempio? Eccolo: