Parcheggio a spina, tutti ben ordinati. Tranne la BMW, che va leggermente contropelo, occupando due posti. Bastava un po’ di educazione e rispetto delle regole.
Parcheggio a spina, tutti ben ordinati. Tranne la BMW, che va leggermente contropelo, occupando due posti. Bastava un po’ di educazione e rispetto delle regole.
Non servono commenti.
Belle strisce pedonali ampie. Comincia il primo scooter, poi il secondo, poi una moto… e poi… vince l’idiota piu’ avanti di tutti, che ci si piazza anche con la Smart. Onore al merito di chi ha parcheggiato lo scooter rosso: non ha occupato le strisce e si accolla il rischio che, nello svuotare i cassonetti, venga danneggiato il suo scooter.
Ancora una volta: perche’ nessuno interviene?
In vista delle prossime elezioni a Roma, suggerisco al futuro sindaco di fare abbondante cassa (e posti di lavoro) mettendo fine una volta per tutte alla mancanza di rispetto che serpeggia per la citta’. E non si dica che non e’ un modo corretto di sistemare i conti del comune! Mi sembra, anzi, un’ottima strategia: rendiamo la citta’ piu’ funzionale, rendiamo scorrevole il traffico, puniamo i maleducati, diamo risorse alla collettivita’.
Ho grandissimo rispetto delle forze dell’ordine, perche’ credo che facciano un lavoro tutt’altro che facile (specie in contesti ad alto tasso di criminalita’).
Pero’ il parcheggio selvaggio sarebbe da evitare, soprattutto per dare il buon esempio e rimarcare che non si fanno sconti a nessuno. Lecito prendersi un buon cappuccino in Autogrill (come ho fatto io), pero’ il divieto di fermata deve essere rispettato.
4 x 2 non fa 8, ma zero in questo caso. Quattro sono i cartelli che indicano un divieto di sosta e due sono le autovetture che li ignorano. Zero e’ il livello di civilta’ che si continua a registrare nelle nostre strade.
Io proseguo il mio appello: creiamo nuovi posti di lavoro, assumiamo autisti di carriattrezzi per la rimozione immediata di questa autovetture di maleducati. Con le multe elevate (e soprattutto il costo del “riscatto” dell’autovettura) si pagherebbero abbondantemente mezzi e personale. Miglioriamo la vivibilita’ delle strade, diamo lavoro a persone che oggi non ce l’hanno, insegnamo ai cafoni che le regole si rispettano. Niente multe (tanto non le paga nessuno): rimozione forzata e cauzione (salata!) da pagare per riavere l’auto.
Buon anno a tutti.
Parlare dell’occupazione impropria di spazi dedicati al parcheggio delle auto di persone con disabilita’ e’ all’ordine del giorno, e non sono in questo povero blog. Se l’atteggiamento di arroganza e mancanza di rispetto nei confronti di persone sfortunate fa arrabbiare nei parcheggi pubblici, dove magari si puo’ pensare che nessuno intervenga perche’ i vigili sono impegnati in altro, lascia senza parole che i proprietari dei centri commerciali non facciano niente perche’ almeno nel loro minuscolo regno vengano rispettati i diritti di tutti.
E invece, i parcheggi per disabili solitamente solo meta preferita per i SUV.
Nei giorni scorsi, durante un po’ di spesucce per le feste natalizie, ho avuto modo di constatare quanto poca sia la cura che chi gestisce i centri commerciali ha per i portatori di disabilita’: in un centro commerciale di provincia ho visto un parcheggio per disabili (ovviamente presente per legge) permanentemente occupato dalla colonna dell’allaccio idrico dei vigili del fuoco.
Immagino cosa stiate pensando: occupa poco spazio. Vero. Ma se si vuole che l’allaccio per i vigili del fuoco sia accessibile in caso di incendio, e’ evidente che l’auto parcheggiata dovra’ lasciare un po’ di spazio per consentire di lavorarci. Non solo: se l’auto in questione fosse un piccolo van, come spesso accade, in cui la sedia a rotelle e’ posta nel portellone posteriore, e’ evidente che lo sfortunato parcheggiatore dovra’ occuparsi (o chi per lui) di carico e scarico in mezzo al parcheggio, visto che la sua macchina inevitabilmente sporgera’. Manca poi la banda laterale di salita e discesa; non ultimo, il parcheggio e’ posto proprio a ridosso dell’ingresso, il che sconsiglia di fare manovre azzardate, pena il rischio di essere falciati.
Di due una: o chi parcheggia la’ ignora l’operativita’ dei vigili del fuoco, oppure quel parcheggio e’ un semplice adempimento di legge e non un aiuto concreto a chi ha delle disabilita’. Possibile che nessuno se ne sia accorto ne’ in fase di progettazione ne’ in fase di realizzazione?
Se il rispetto per quelli di noi meno fortunati non passa dalla cosa privata, mai giungera’ a quella pubblica.
Non riuscire a circolare speditamente perche’ qualcuno ha parcheggiato in maniera idiota fa arrabbiare. Non trovare parcheggio perche’ qualcuno ha preso due posti per la sola pigrizia di fare una manovra in piu’. Ma trovare con difficolta’ un posto in un parcheggio a pagamento perche’ (nuovamente!) un egoista s’e’ preso ben due posti e’ la cosa peggiore, perche’ oltre al danno c’e’ la beffa. Specie se il parcheggio a pagamento e’ particolarmente costoso come i multipiano dell’Aeroporto di Fiumicino. Non e’ raro trovare anche la’ auto messe male che, di fatto, occupano due posti, oppure auto poste nelle aree di manovra, che rendono difficile sia l’entrata che l’uscita dal parcheggio. Spesso chi parcheggia malamente si trova la fiancata raschiata o lo specchietto a penzoloni, piu’ spesso al massimo si porta addosso le maledizioni di chi ha dovuto dare tante manovre per uscire.
Il fastidio nel parcheggio di Fiumicino deve essere arrivato in alto, se ADR ha deciso di lasciare questo avviso sul parabrezza di chi, diciamocelo, parcheggia “a cappero”:
Non saprei che altro termine usare se non giungla per descrivere il parcheggio mostrato in questa foto.
Il SUV e’ parcheggiato nell’intersezione a T tra due strade. In primo luogo, e’ parcheggiato su un incrocio, il che impedisce di svoltare correttamente; inoltre, e’ parcheggiato contromano; in terzo luogo, costringe chi si immette nella strada perpendicolare (io, in questo caso) ad invadere la corsia opposta, dalla quale sopraggiungono coloro che arrivano da sinistra e vogliono immettersi nella strada. Insomma, nel caso migliore costringe ad acrobazie per avanzare, nel caso peggiore porta al rischio di un bel frontale; l’alternativa e’ fermarsi in attesa che Tarzan, Re di questa giungla, si degni di restituirci la strada libera. Dulcis in fundo, e’ parcheggiato sulle strisce, ma solo parzialmente (una sedia a rotelle dovrebbe passare tranquillamente).
Inutile aspettarsi che intervenga qualcuno…
Avere una R8 in un periodo in cui la maggior parte delle persone può permettersi un’auto che costa un decimo della tua non ti autorizza a parcheggiare sulle strisce pedonali BEN VISIBILI.
Napolitano, Monti, Alemanno, Equitalia, Hello Kitty: e’ su questi personaggi che umiliano tutti i cittadini onesti che dovete infierire. E non perché è ricco: perché fa uso irrispettoso della sua ricchezza. Prendetegli la macchina e vendetela all’asta.