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Java Journal

Dopo mesi di lavoro e faticosa gestazione, sta per vedere la luce la nuova rivista italiana totalmente dedicata a Java e al mondo open source: Java Journal!

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La rivista, distribuita solo per abbonamento e pubblicata dal Gruppo Editoriale Infomedia, si propone come punto di riferimento per la comunita’ italiana degli sviluppatori Java. Una rivista per professionisti fatta dai professionisti e, allo stesso tempo, attenta a coloro che si affacciano alla programmazione e alle community locali e “tematiche” (ad esempio, il Java Mobile Developers Forum).

Si dice che la maggior parte dei progetti pubblicati su Sourceforge siano in Java… nel mondo esistono piu’ di un miliardo di device consumer equipaggiati con Java… Sun ha annunciato che JSE e JME saranno rilasciati sotto licenza open source (addirittura si parla della GPL): Java “accelera” nuovamente e si conferma una tecnologia potente e flessibile per realizzare software potente ed affidabile. L’augurio (interessato, visto che sono direttamente coinvolto!) e’ che Java Journal possa aiutare a condividere esperienze, migliorare la nostra preparazione e rafforzare il senso di community degli specialisti di questa potente piattaforma. In questo senso, Java Journal arriva sul web in anticipo rispetto alla carta stampata e offre sul proprio blog uno strumento di condivisione immediata della conoscenza. Come detto, la rivista e’ disponibile solo per abbonamento, sottoscrivibile sul sito di Infomedia. Ancora qualche settimana e ci siamo… stay tuned!

Treo 750: un altro errore di Palm?

Sono convinto che una delle ragioni che hanno portato al declino di Palm (che aveva il 70% del mercato mentre Windows CE faticava non poco per riuscire a farsi apprezzare dai mobile users) sia stato il fatto che il sistema operativo non sia stato aggiornato, ravvivato, potenziato per stare al passo della concorrenza e mantenere il vantaggio tecnologico fino ad allora acquisito. La mia percezione, qualche anno fa, era di una azienda (Palm) “cullata sui propri allori”; nel mentre Windows Mobile si dimostrava migliore o, almeno, NUOVO e dunque decisamente interessante. Per non parlare di Symbian, che in ambito telefonico e’ diventato il Re degli Smartphone. Non e’ facile recuperare un errore cosi’ grande. Cosi’, dopo un po’ di rimescolamento, la separazione tra Palm e PalmSource, l’arrivo di Access e la prospettiva di un cuore Linux per la futura generazione di PalmOS, ecco che il Treo si rinnova (ma arriva da un’altra sorgente) con Windows Mobile 5.2. Arriva il Treo 750. Grande scalpore, ma anche grande attesa per un dispositivo che promette faville. Promette e non mantiene: mentre tutti, ma proprio tutti, cercano di dotare i propri modelli di WiFi (HTC, HP e Nokia insegnano), ecco che il Treo 750 ha solo Bluetooth. Ben venga UMTS quando si e’ fuori ufficio, ma perche’ negare l’utilizzo del WiFi in ambito aziendale o a casa propria? Bluetooth compare con la versione 1.2: perche’ non 2.0? Il connettore per la sincronizzazione (chiamato “multiconnettore”) non e’ miniUSB, come ormai adottato dalla maggior parte dei terminali: perche’? Viceversa c’e’ la comodissima porta ad infrarossi, nel caso qualcuno riesca a trovare sul mercato un numero significativo di portatili dotati di questa porta. Ecco la mia percezione attuale: il Treo 750 nasce vecchio. Sarebbe bastato un piccolo sforzo per avere un palmare-telefono praticamente ideale, invece pesa troppo l’assenza del WiFi. Non c’e’ neppure la possibilita’ di comprare una scheda WiFi su slot SD (come quelle vendute da SocketCom), perche’ il Treo 750 supporta solo miniSD. Pensavo di sostituire il mio 9090 con il Treo 750, ma ho capito che non e’ il terminale che fa per me… sicuramente non alle porte del 2007. Povera Palm…

Linux Day 2006

Con un mese di anticipo rispetto agli anni passati, il Linux Day torna anche questo autunno per promuovere l’utilizzo del sistema operativo open source per eccellenza. Partecipare ad un Linux Day e’ una esperienza coinvolgente, ancora di piu’ se si collabora all’organizzazione dell’evento. Quest’anno, ahime’, non saro’ con gli amici del GULCh, che hanno messo in piedi un bell’evento! Saro’ al Linux Day romano, organizzato da LUGRoma, LSLUG, TORLug e Ninux.org. Presentero’ un breve talk su “Linux e Mobile Computing”, con l’obiettivo di mostrare una panoramica delle piattaforme basate su Linux per dispositivi mobili e i principali ambienti di sviluppo disponibili. Partecipare al Linux Day sara’ un po’ come sentirsi a casa…

Java ME e Web 2.0

Sabato scorso ho presentato presso e-Academy 2006 il seminario dal titolo “Java ME e Web 2.0: nuovi scenari applicativi per dispositivi mobili”. Il tema ha riscosso un buon interesse, segno che lo scenario del “Mobile 2.0” ben si sposa con quello piu’ gettonato del Web 2.0. Le slide sono disponibili sul sito di e-Academy o sulla sezione seminari di questo sito.

Welcome to Rome, welcome to Beeweeb!


Eccomi finalmente a Roma!

Dopo tanto faticare per il trasloco e la migrazione verso la penisola, lunedi’ ho finalmente iniziato il nuovo lavoro nella Capitale. L’accoglienza in Beeweeb e’ stata affettuosa, l’ambiente e’ giovane e simpatico. Terminate le presentazioni, e’ iniziata l’immersione nel lavoro: la belva da domare e’ Savaje, sicuramente la piattaforma Java-mobile piu’ interessante del momento!!! 🙂

Tecknos: tecknoincontriamoci!

Il 30 settembre prossimo saro’ a Sarzana alla conferenza Tecknos, manifestazione dedicata all’innovazione tecnologica. Insieme a Daniela Ruggeri parlero’ di LEGO e Java e di come questi due mondi abbiano tante cose in comune. Nel nostro intervento, intitolato “Componibilita’ e interoperabilita’: LEGO & Java“, presenteremo due applicativi Java per il controllo di un robot via web e attraverso un PDA (JNXT). Tecnkos, brillantemente ideata e organizzata da Apai Srl, ha un programma ricco e interessante. Sarebbe bello un incontro/gemellaggio tra il borgo medioevale ligure e un centro storico sardo per ospitare nella nostra terra un evento simile…

JNXT: NXT Gesture-based Controller

La mia prima creazione con il LEGO Mindstorms NXT non e’ hardware ma software. Sono partito dal robottino piu’ semplice della confezione (un semplice carrello con trazione differenziale) e mi sono concentrato sul protocollo di comunicazione. LEGO, infatti, mette a disposizione degli sviluppatori la documentazione sul firmware, protocollo di comunicazione ed interfacce hardware del NXT. Ho iniziato a scrivere una implementazione Java del protocollo e ho provato una versione (chiamata icommand) scritta da Brian Bagnall del team di Lejos. Il loro lavoro e’ ben fatto, anche se mostra qualche problema nella gestione dei motori (peraltro segnalato nella documentazione ufficiale).

In attesa di prendere una decisione in merito al porting di iCommand su CLDC o continuare il mio lavoro da zero, ho fatto un merge delle due cose per sperimentare una ideuzza che ho da tempo: controllare un robot a gesti anziche’ a con dei comandi. L’idea e’ forse troppo ambiziosa, ma ho pensato che un modo semplice per realizzarla potesse essere adottare un PDA. In particolare, l’ampio touchscreen di un palmare si presta benissimo ad essere utilizzato come tavoletta su cui tracciare rette corrispondenti alle direzioni che il robot deve seguire.

JNXT e’ il nome di questo controller gestuale e l’obiettivo e’ permettere il controllo di un robot in maniera semplice ed immediata (dunque accessibili anche a coloro che hanno difficolta’ motorie).

La lista delle MIDlet su J9:

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L’applicazione e’ avviata:

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Appena si tenta di impartire un comando, l’applicazione chiede che venga attivata la connessione al NXT:

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Si procede con l’attivazione della connessione Bluetooth alla porta seriale del NXT:

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Ora possiamo impartire le direzioni (avanti, stop, indietro):

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Ho realizzato un piccolo video, dove e’ possibile vedere il robot in azione, pilotato con le rette tracciate sul display:

Connettivita’ domestica (Linksys WRT54G3G)

E’ dal 1′ marzo di quest’anno che aspetto che qualcuno porti la linea telefonica nella casa nuova, cosi’ da poter finalmente avere ADSL. Dopo 5 mesi sono ancora qui ad arrangiarmi con GPRS e UMTS (quando va…), passare la connessione da un PC all’altro, a rincorrere come un rabdomante il segnale. Si, lo so, potrei connettere un portatile e usarlo come router per gli altri ma… che pizza dover fare ogni volta la conta dei PC per capire chi fa cosa… E se poi voglio connettermi sono un palmare? OK, tre anni di ADSL con router wifi mi hanno un po’ viziato, lo ammetto.

Dopo un po’ di ricerche ho trovato un router molto interessante: si chiama Linksys WRT54G3G. E’ della nota linea WRT54G e fornisce funzionalita’ di routing (anche verso ADSL, con porta WAN ethernet per cable modem o modem ADSL ethernet), firewall, access point 802.11g con sicurezza WPA2. La sua caratteristica piu’ interessante e’ la presenza di uno slot PCMCIA in cui inserire una scheda GPRS/UMTS per l’accesso ad Internet: in assenza di ADSL, il router utilizza la connessione UMTS e la condivide con tutti i client della rete. Proprio cio’ che serve a me: la comodita’ di Internet “per tutta la casa” ma senza una ADSL! Inoltre, con un router dedicato, posso mettere il terminale telefonico la’ dove il segnale e’ migliore e smettere di inseguire il segnale massacrando il cellulare e chiedendo a Bluetooth prestazioni da stazione in HF!

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Ovviamente i problemi non sono mancati. Il router e’ venduto con evidenti riferimenti a Vodafone e il firmware interno e’ in grado di autoconfigurarsi per le schede e gli APN di Vodafone all around the world. Il problema e’ che io utilizzo TIM per l’accesso ad Internet via UMTS (secondo me offre una tariffa piu’ conveniente, almeno per cio’ che sono le mie esigenze attuali). Come superare la limitazione?

In realta’… la limitazione non esiste! Infatti, indicata la nazione (ad esempio, Italia) il software propone il nome dell’APN, che pero’ puo’ essere cambiato manualmente:

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Ed ora il mio router fa degnamente il suo lavoro: i PC si collegano serenamente, wifi copre tutta la casa (e vorrei ben dire, visto quant’e’ piccola!!!! 🙂 ) e io continuo ad usare la mia SIM TIM. Spero Linksys e Vodafone non se la prendano…

Ultima cosa: dentro il router… c’e’ Linux…

Corso Java ME terminato!!!

Con la lezione di oggi si e’ finalmente concluso il Corso Java ME, che ha visto coinvolti un manipolo di 18 programmatori alle prese con MIDlet, thread, dispositivi e reti. Vorrei ringraziare coloro che hanno partecipato al corso: grazie al contributo dei loro suggerimenti e quesiti effettuero’ delle integrazioni alle slide, che saranno messe online al piu’ presto aggiornate e complete. Ora mi dedico ad un altro evento, sicuramente tra i piu’ importanti della mia vita… 🙂