Questo e’ stato certamente l’anno di Android: dopo il lancio dell’SDK a fine 2007 e del primo terminale (il T-Mobile G1) a fine ottobre 2008, il 2009 ha visto la diffusione dei terminali Android in diverse nazioni, oltre che la progressiva evoluzione del sistema operativo (partendo da Cupcake 1.5, per giungere alla 1.6 Donut e alla recentissima Eclair 2.0, gia’ aggiornata alla 2.0.1).
Durante quest’anno si sono susseguiti tanti annunci di dispositivi, c’e’ stata tanta attesa per (si diceva) quei 20 device in vendita entro l’anno. In realta’ i terminali effettivamente disponibili sono molti meno. Forse (e dico forse) sono effettivamente 20, ma ogni country ne ha a disposizione un sottoinsieme, per cui ciascun mercato “percepisce” meno di dieci terminali reali.
La piu’ concreta e’ HTC, con i suoi Dream, Magic, Hero e Tattoo. In Italia il primo e’ venduto (e mai aggiornato) solo da TIM, il secondo da TIM e Vodafone, l’Hero e’ fuori dai canali di vendita degli operatori (io non l’ho mai visto in un negozio, ma sempre e solo venduto online), il Tattoo e’ in vendita presso Wind e Fastweb (ma e’ davvero la scelta piu’ triste per un terminale Android). Sono 4 device.
Samsung segue con il Galaxy i7500 e il Galaxy Lite i5700, entrambi ottimi device ma purtroppo ancora in attesa dell’aggiornamento del sistema operativo. Il display del Galaxy resta ancora ineguagliato per qualita’ dei colori e luminosita’. Entrambi sono disponibili presso i canali di vendita Wind (e, credo, anche presso il mercato della grande distribuzione). Sono 2 device.
Acer ha appena rilasciato l’A1 Liquid, appena avvistato in alcuni centri commerciali. 1 device.
Il Motorola Milestone (ricordiamolo: primo terminale con Android 2.0) e’ venduto da qualche online store e nella catena di vendita di Wind. 1 device.
Vi e’ poi l’Archos 5 Internet Tablet, che pero’ paga qualche bug nel firmware e sopratutto la totale mancanza delle Google Apps (Maps, Gmail), tra cui il Market, che rende questo device monco. 1 device.
I presenti sono dunque 9 device.
Proviamo ad elencare gli assenti. Sony-Ericsson ha presentato l’Xperia X10, ma ancora non e’ disponibile. Il Motorola DEXT non e’ distribuito in Italia. Lo Huawei U8220 (T-Mobile Pulse) non e’ distribuito in Italia. Lo Zii EGG e’ ancora allo stato prototipale, l’ultimo firmware 1.6 rilasciato da ZiiLabs e’ ancora instabile e privo di diverse funzionalita’. Il Geeksphone non vedra’ la luce prima della fine dell’anno o forse all’inizio del prossimo anno. Il Samsung Moment non e’ mai apparso in Europa, visto che per ora e’ prodotto solo con radio CDMA. Contiamo 6 device.
9 presenti (qualcuno con difficolta’), 6 assenti.
Ad ogni modo, nei giorni scorsi sono passato di sfuggita in un grosso centro commerciale e, per curiosita’, ho provato a vedere qual’era la presenza Android tra gli scaffali. E devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso. Ho trovato HTC Dream (venduto come… occasione!), Magic e Tattoo, Samsung Galaxy (pero’ esaurito) e l’Acer A1 Liquid (pensare che neppure il sito ufficiale di Acer Italia lo elenca tra i prodotti!). Non male, direi! 5 su 9! Questi i prezzi:
HTC Dream
HTC Magic
HTC Tattoo
Acer A1 Liquid
Sino a due mesi fa se ne trovava solo uno… Ma quattro (o cinque che siano) terminali sono troppo pochi perche’, soprattutto in un periodo “caldo” come Natale, la clientela possa ritenere interessante questa piattaforma. Piu’ di tutto, credo che sia assurdo che i due terminali piu’ ambiti sul mercato (Hero e Milestone) non ci siano.
Secondo me per spingere su Android, la grande distribuzione (o, in generale, i negozi di telefonia non legati ad un operatore) dovrebbe organizzare uno spazio espositivo “tutto Android”, dove mettere i terminali di tutte le marche. Ovvero, comunicare chiaramente alla clientela che in quello spazio c’e’ qualcosa di nuovo, c’e’ Android. Avere Android polverizzato in una divisione per brand o per fasce di prezzo non fa che annullare gli sforzi di tutti per rendere questa piattaforma interessante per il pubblico. Laddove Google non puo’ avere l’appeal di Apple (che bel gioco di parole!), ecco che la distribuzione puo’ avere un ruolo fondamentale.
Speriamo che il 2010 sia l’anno giusto affinche’ gli investimenti di tutti su Android vengano adeguatamente ricompensati.