Ieri si è svolta l’edizione romana del Javaday, l’evento nazionale “distribuito” dedicato a Java e organizzato dalle community del nostro Paese. Se i numeri rappresentano un riscontro oggettivo del successo di una iniziativa di questo tipo, allora non ci sono dubbi: oltre mille presenze, una fila interminabile per la registrazione, aule colme e stracolme fin dal primo mattino (mai avrei pensato di vedere l’aula 11 di Roma Tre così piena alle nove!).
Quattro tracce parallele hanno sviscerato gli argomenti più interessanti legati alla tecnologia Java e… alla concorrenza (interessanti i diversi talk su Ruby, presentati con sapienza e obiettività). Molto divertente l’intervento di Matteo Baccan, che ci ha illustrato come estendere la funzionalità di Skype via Java. Peccato non ci fosse neppure un seminario su Java Micro Edition… 🙁
Purtroppo non sono riuscito a seguire tutti gli interventi che avevo segnato in agenda; il Javaday, infatti, è l’occasione per salutare vecchi amici, scambiare due parole con persone conosciute sul momento, ragionare con i ragazzi del JUG Roma sull’organizzazione di nuovi seminari. Al JUG Roma, a Java Italian Portal e alla Java Italian Association vanno i complimenti per il lavoro fatto e per averci regalato una piacevole giornata di tecnologia e divertimento.
Organizzatori e speaker si sono ritrovati nel pomeriggio alla trattoria “Al Biondo Tevere”, sulla via Ostiense, per festeggiare la conclusione dell’evento. Purtroppo un raffreddore assillante non mi ha permesso di gustare tutto appieno, ma sono sicuro e arcisicuro che un’amatriciana così non l’ho mai mangiata in vita mia!!! Prova del fatto che fosse un posto da consigliare era la presenza di alcuni famosi attori nel locale (non li nomino perchè penso che meritino un po’ di tranquillità almeno quando sono al ristorante!).
Appuntamento al Javaday 2008!