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Di ritorno dal Javaday romano…


Ieri si è svolta l’edizione romana del Javaday, l’evento nazionale “distribuito” dedicato a Java e organizzato dalle community del nostro Paese. Se i numeri rappresentano un riscontro oggettivo del successo di una iniziativa di questo tipo, allora non ci sono dubbi: oltre mille presenze, una fila interminabile per la registrazione, aule colme e stracolme fin dal primo mattino (mai avrei pensato di vedere l’aula 11 di Roma Tre così piena alle nove!).

Quattro tracce parallele hanno sviscerato gli argomenti più interessanti legati alla tecnologia Java e… alla concorrenza (interessanti i diversi talk su Ruby, presentati con sapienza e obiettività). Molto divertente l’intervento di Matteo Baccan, che ci ha illustrato come estendere la funzionalità di Skype via Java. Peccato non ci fosse neppure un seminario su Java Micro Edition… 🙁

Purtroppo non sono riuscito a seguire tutti gli interventi che avevo segnato in agenda; il Javaday, infatti, è l’occasione per salutare vecchi amici, scambiare due parole con persone conosciute sul momento, ragionare con i ragazzi del JUG Roma sull’organizzazione di nuovi seminari. Al JUG Roma, a Java Italian Portal e alla Java Italian Association vanno i complimenti per il lavoro fatto e per averci regalato una piacevole giornata di tecnologia e divertimento.

Organizzatori e speaker si sono ritrovati nel pomeriggio alla trattoria “Al Biondo Tevere”, sulla via Ostiense, per festeggiare la conclusione dell’evento. Purtroppo un raffreddore assillante non mi ha permesso di gustare tutto appieno, ma sono sicuro e arcisicuro che un’amatriciana così non l’ho mai mangiata in vita mia!!! Prova del fatto che fosse un posto da consigliare era la presenza di alcuni famosi attori nel locale (non li nomino perchè penso che meritino un po’ di tranquillità almeno quando sono al ristorante!).

Appuntamento al Javaday 2008!

Seminario @ Java Day 2007 Roma

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Sabato 1′ dicembre si svolgerà a Roma il Java Day, giornata promossa dalle community Java italiane e organizzata nella Capitale da JUG Roma, Java Italian Portal e Java Italian Association. Sede dell’evento è l’università Roma 3, Facoltà di Ingegneria, via della Vasca Navale 79. Il programma della giornata è organizzato in tre tracce parallele:

  1. Next generation Web
  2. Java Open Source
  3. Core Java, what’s hot
  4. Java enterprise

Sarà una bella giornata di approfondimento e aggiornamento sul mondo Java e una occasione per ritrovare cari amici come Daniela, Nino, Mara e Massimiliano. Avrò il piacere di aprire la traccia "Core Java, what’s hot" con il seminario "Introduzione alla tecnologia Sun SPOT", rivisitazione dell’intervento tenuto ai Sun Tech Days di Milano. Dopo una breve panoramica delle caratteristiche dei Sun SPOT, mostrerò l’uso dell’accelerometro per controllare un piccolo veicolo LEGO Mindstorms NXT. Il seminario è citato anche sul sito di Sun Italia… 🙂

Esce il mio libro!

Con grande emozione annuncio ufficialmente l’uscita del mio primo libro:

Java Micro Edition

Sviluppare applicazioni network-oriented per telefoni cellulari e PDA

pubblicato dalla casa editrice Hoepli.

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Il libro affronta lo sviluppo di applicazioni su piattaforma Java ME e profilo MIDP, sia su telefoni cellulari che su computer palmari. Gli argomenti trattati riguardano prevalentemente il network programming, ovvero lo sviluppo di applicazioni dedicate alla comunicazione via seriale, GPRS/UMTS, Bluetooth e messaggi.

Tra gli esempi piu’ importanti vi sono: interfacciamento a lettori RFID e GPS Bluetooth, gestione efficiente della persistenza, feed reader e accesso a web service (anche Web 2.0), una chat per device mobili, attivazione remota di MIDlet da server a cellulare, un controllo remoto di PC via Bluetooth. Un intero capitolo e’ dedicato alla gestione della sicurezza su MIDP, dai protection domain alla firma digitale delle applicazioni.

Il libro e’ fortemente pratico: tutti gli esempi sono stati eseguiti sui telefoni e palmari piu’ diffusi sul mercato italiano (tra cui Nokia, Sony-Ericsson e i PDA equipaggiati con Windows Mobile e Palm OS) ed evidenzia alcune importanti problematiche di porting su diversi tipi di dispositivi. Il libro accenna allo sviluppo su piattaforma Sun SPOT e alla realizzazione di una utility per l’invio e la ricezione di messaggi crittografati.

Il libro, curato da liberipensieri.com, e’ gia’ disponibile presso il catalogo dell’editore. A breve apriro’ su questo sito una sezione dedicata da cui scaricare sorgenti degli esempi descritti nel testo e articoli di approfondimento.

Android


Solitamente evito di scrivere articoli che riportano banalmente notizie apparse sui siti piu’ importanti dedicati al mondo del mobile computing, ma l’annuncio di Android e dell’Open Handset Alliance credo meriti qualche parola.

android_logo

Per punti:

1) e’ l’ennesima piattaforma aperta basata su Linux. Dopo maemo, openmoko, qtopia, ALP (ACCESS Linux Platform), MOTOMAGX, Moblin e’ la volta del progetto GPhone. In realta’ questi progetti avevano lati oscuri non trascurabili. Maemo, ALP e Moblin sembrano piu’ mirati al mercato tablet anziche’ smartphone. Maemo e ALP sono nati per hardware specifico (Nokia e Access/Palm rispettivamente), senza supporto di operatori o altri produttori. OpenMoko nasce aperto, ma su un solo hardware (per quanto anch’esso aperto) e slegato dal mondo degli operatori). Qtopia, dopo l’avvetura ormai cessata del Greenphone, e’ il fiore all’occhiello di Trolltech, che pero’ finora e’ rimasta nell’ombra rispetto al mercato consumer (nel senso che non appare come brand principale sui dispositivi che ne sono equipaggiati). Motorola, dopo aver proposto una piattaforma Linux chiusa e inaccessibile, pare finalmente decisa ad aprire lo scrigno, restando sempre e comunque solo sul proprio hardware. Android parte da una piattaforma doppiamente open (Linux e Java), vede la collaborazione di operatori e manufacturer che manca negli altri progetti sopra elencati. Sara’ la volta buona per una adozione di massa (anche da parte degli operatori) di Linux? Che fine faranno gli altri progetti?

2) Java si conferma la piattaforma di riferimento per lo sviluppo su dispositivi mobili. Contrariamente a chi vorrebbe Java ME morto e sepolto in favore di Java SE, in barba a chi diceva “Google usa Python, mica Java!”, ecco che Android va in leggera controttendeza, come direbbe Grillo. 🙂 Molto probabilmente si trattera’ di phoneME Advanced e ci sara’ da aspettare prima di poter disporre di tutto il set di API che gli sviluppatori sono soliti trovare su ambienti avanzati come Symbian OS, ma e’ certo che gli investimenti fatti in ambito Java non andranno perduti.

3) l’Android SDK arrivera’ prestissimo: il 12 novembre, fra una settimana!

Stay tuned!