Eccoli qui, l’iPad, l’iPhone, l’HTC Magic e il Motorola Milestone…
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L’iPad e’ proprio bello!
La Divina Commedia su LG LinkMe GW620
Per chi sviluppa applicazioni per telefoni cellulari esistono due tipi di riscontri importanti (oltre a quello di diventare ricchissimi, ovviamente… ma qui sono gia’ tagliato fuori): raggiungere un numero di installazioni ragguardevole (obiettivo oggi raggiungibile senza intermediari, grazie agli application store) o vedere una applicazione selezionata da un manufacturer affinche’ sia preinstallata su un terminale.
Dopo il buon risultato della Divina Commedia su iPhone, ecco che arriva una inaspettata ma golosa novita’ su Android. LG, che ha appena lanciato sul mercato italiano il terminale LinkMe (nome in codice GW620), ha deciso di includere, oltre alle applicazioni standard del sistema operativo ed alcune interessanti estensioni proprietarie per l’accesso rapido ai social network (che consentono di avere una gestione centralizzata della rubrica locale e delle lista contatti di Facebook e Twitter), cinque ulteriori software scelti dall’Android Market.
Ecco dunque Coming Soon Mobile con le trame dei film e le informazioni sulle sale cinematografiche, CardioTrainer per il logging dell’attivita’ fisica, Virgilio per le news in tempo reale e Soccer Livescore per le informazioni sportive. Ultima della serie, la Divina Commedia, perche’, come dice Raffaele Cinquegrana, product Manager LG, nel video qui sotto, “un po’ di cultura in tasca non fa mai male”.
Inutile dire che vedere l’icona dell’applicazione nell’home screen di Android e sapere che sara’ presente in tutti i LinkMe venduti da LG fa un bell’effetto. 🙂 Il LinkMe parte con un prezzo particolarmente aggressivo (meno di 300 euro) e si presenta con una interessante tastiera estraibile (con movimento simile a quello del Motorola Milestone): che sia la volta buona che Android inizia a conquistare la fascia media del mercato?
Non ho ancora avuto la possibilita’ di provare il terminale; nell’attesa di poter scrivere le mie impressioni, vi lascio al video qui sotto:
La Divina Commedia tra le 100 applicazioni che ti cambiano la vita
Bella sorpresa trovare La Divina Commedia (per iPhone e Android) tra le “100 applicazioni che ti cambiano la vita”, nell’articolo omonimo pubblicato su Panorama:
Info: l’intera rivista e’ scaricabile gratuitamente in formato PDF dopo registrazione (anch’essa gratuita).
Divina Commedia su iPhone e Android: statistiche 2009
(Il titolo di questo post doveva essere “Android Market: DEVE cambiare qualcosa”, ma poi ho deciso di cambiare…)
Vorrei condividere su questo blog alcuni numeri circa la distribuzione di una mia applicazione su App Store di iPhone e sull’Android Market. L’applicazione in questione e’ l’ebook della Divina Commedia dantesca; applicazione semplicissima, gratuita, senza alcuna pretesa di rubare la scena agli e-book reader seri, dotati di ricerca fulltext, motori di rendering di maggiore qualita’, con ricche collezioni di testi e decine di opzioni. La “mia” (si fa per dire!) Divina Commedia, oltre che un’omaggio alla nostra letteratura, voleva essere un’esca, per cosi’ dire, per tastare il polso dei due application store, per capire se la stessa applicazione distribuita sui due canali poteva avere risultati comparabili.
Ovviamente il paragone e’ improprio, visto che gli iPhone/iPod Touch in circolazione sono molti di piu’ dei terminali Android. Ovvero, fatto 100 su iPhone non possiamo aspettarci altrettanto su Android. L’ultimo report di Gartner Group (http://www.gartner.com/it/page.jsp?id=1224645) dice che gli iPhone hanno raggiunto la quota del 17% del mercato degli smartphone (ancora dominato da Nokia e RIM, anche se mi sembra assurdo poter mettere nello stesso settore un N97 e un iPhone… ma questo e’ un altro discorso), mentre Android (cross manufacturer, ovviamente) per ora si ferma al 3.5%. Probabilmente, con l’arrivo del Milestone e una maggiore diffusione dei terminali Android, possiamo ragionevolmente pensare che questo valore possa essere salito al 5%. Non credo che il Nexus possa essere un terminale significativo, per ora.
Mi aspetto che la Divina Commedia sia scaricata soprattutto in Italia; ma mentre il pannello di amministrazione dell’App Store consente di conoscere la distribuzione per nazione delle applicazioni vendute (e, dunque, ho potuto verificare che l’Italia assorbe il 90% dell’installato della Divina Commedia), l’Android Market fornisce una vista complessiva (forse la cosa cambia per le applicazioni a pagamento, ma avendo pubblicato solo applicazioni gratuite non so dare info in merito), dunque posso fare solo delle ipotesi in merito.
Dubito che molti utenti scarichino la Divina Commedia per leggersela tutto d’un fiato: qualcuno lo fa per rileggere un verso famoso (magari solo la prima terzina!), qualcun altro per rileggere un canto che l’ha emozionato, qualcuno per averla a portata di mano prima di un esame o interrogazione, qualcuno per semplice curiosita’. Tutti queste persone, su iPhone, sono TANTE persone.
Veniamo ai numeri:
La Divina Commedia su Android ha totalizzato finora, ad un anno dalla pubblicazione sull’Android Market, poco piu’ di 3000 download.
La Divina Commedia su iPhone, pubblicata a fine Agosto 2008, continua a totale come minimo piu’ di 3000 download OGNI MESE, ma la media e’ ben oltre 5000 download al mese. Ci sono dei vistosi picchi alcuni mesi, per cui possiamo parlare di oltre 80000 download ogni anno. Quasi 20 volte i download fatti su Android. Supponendo che il mercato estero sia ragionevolmente trascurabile e che gli utenti Android abbiano la stessa curiosita’ degli utenti iPhone (non voglio pensare che questi ultimi siano esasperatamente propensi alla letteratura) significa che Android esprime un potenziale di 1/20 1/4 rispetto ad iPhone sulla stessa semplice, banale applicazione di e-book. Le applicazioni dimostrative della libreria Bluetooth per Android (Bluetooth Samples e Bluetooth Counter) hanno fatto numeri ben piu’ importanti, ma suppongo che il motivo sia che l’interesse per il tema (Bluetooth) non e’ limitato alla sola Italia ma, verosimilmente, anche al resto del mondo. Questo ovviamente ha senso se ipotizziamo diffusione dei terminali equivalente. Ma non e’ cosi’. Meno terminali e meno propensione al download si trasformano in un rapporto 1/20 tra Android e iPhone, il che rende molto doloroso affrontare lo sviluppo sulla piattaforma di Google (grazie Zip per le note).
E’ evidente che c’e’ qualcosa che non va nell’Android Market, sia per gli utenti che per gli sviluppatori. Come publisher, infatti, sono abbastanza seccato dall’impossibilita’ di avere un dettaglio per country oppure le statistiche mensili e non il dato cumulativo. Dopo un anno di esperienza, questi sono, secondo me, i principali limiti dell’Android Market:
1) la descrizione dell’applicazione e’ troppo breve: manca materialmente lo spazio per spiegare bene il funzionamento dell’applicazione, i suoi obiettivi, eventualmente anche i suoi limiti (ad esempio, la non compatibilita’ con un certo terminale o una certa versione di software);
2) pur essendo stata introdotta la possibilita’ di includere gli snapshot dell’applicazione, questi possono essere ZERO o DUE. Non e’ possibile mettere un solo snapshot o piu’ di due: mi sembra ridicolo;
3) chi pubblica una applicazione non ha la possibilita’ di vedere le statistiche di distribuzione aggregate per nazione e per mese: si ha un totale che, al massimo, puo’ essere gestito manualmente dal vendor che dovrebbe annotarsi mese per mese il totale e poi fare farsi la sottrazione di volta in volta per conoscere le statistiche mensili. Anche questo mi sembra una limitazione incomprensibile;
4) non esiste un posto sul web dove consultare il catalogo dell’Android Market (cosa, invece, possibile con iTunes su Windows e su Mac);
5) non e’ consentito segnalare una applicazione ad un amico direttamente dalla pagine di descrizione del market: si copia il nome su carta e si scrive un’email! 🙁
Credo che l’Android Market sia stato progettato, implementato e soprattutto MANTENUTO con una certa leggerezza.
iWikiPhone
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Breve intervista a TG3 Neapolis
Ecco il video del servizio trasmesso su TG3 Neapolis dedicato alla Conferenza TOP-IX 2009. Tra gli intervistati anche io e il caro Leeander:
Conferenza TOP-IX
Domani avro’ il piacere e l’onore di essere uno dei relatori della tavola rotonda MicroApps del pomeriggio alla V Conferenza Annuale TOP-IX.
Si preannuncia un evento molto molto interessante…
Java ME SDK per Mac OS X (early access)
Grande notizia: e’ finalmente disponibile il Java ME SDK per Mac OS X.
Tempismo perfetto, cara Sun, ora che tutti gli sviluppatori che usano Mac sono gia’ da tempo passati a iPhone o Android. Cio’ che mi chiedo, pero’, e’ perche’ si sia fatta ora una cosa che poteva essere fatta anni fa, visto che Java c’e’ da sempre su Mac OS X. Non avendolo fatto finora, a che pro spendere energie per farlo proprio adesso che Java ME non interessa piu’ nessuno? Sara’ il cavallo di troia per il futuro netbook basato su JME? Secondo me non ci crede neppure Oracle!
L’unica possibilita’ di recupero per JME e’ la Internet of Things: Sun SPOT, Motorola G24 e cosi’ via. Nessun tecnologia puo’ vantare la potenza di JME e dell’enorme collezione di librerie ed esperienze maturate negli anni su device con prestazioni limitate. IoT e’ l’unico futuro possibile per JME.
Oggi, contrastare iPhone e Android e’ del tutto inutile.
Intervista sul Sole 24 Ore
Che emozione trovarsi ieri sul Sole 24 Ore!!!
(pubblicherei volentieri l’intervista, ma purtroppo e’ esplicitamente vietato dalla dicitura a pie’ d’articolo…).