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Stasera seminario online FlashLite-J2ME

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Vi ricordo stasera alle 19:00 su http://adobechats.adobe.acrobat.com/flvsj2me/ il confronto tra FlashLite e Java ME; durante una chiacchierata (con slide!) di due ore Giorgio Natili, Edoardo Schepis ed io cercheremo di illustrare le caratteristiche essenziali dei due ambienti piu’ in voga per lo sviluppo di applicazioni per dispositivi mobili. Il seminario sara’ in lingua inglese. Partecipate numerosi!

E’ uscito il secondo numero di Java Journal

E’ disponibile per gli abbonati il secondo numero di Java Journal:

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La cover story di questo numero parla di Java Micro Edition: Edoardo Schepis e Matteo Zinato affrontano rispettivamente una ricognizione sulle API opzionali e sulle tecniche di ottimizzazione del codice. Si parla poi di ANT, di Resource Management e vi sono degli approfontimenti di Java 5. Si inaugura anche la rubrica Community Watch, curata da me, che si propone di offrire una panoramica delle attivita’ delle comunita’ di sviluppatori. Come gia’ detto, la rivista e’ distribuita solo in abbonamento. Vi ricordo anche il blog di Java Journal, che presente quotidianamente articoli, interviste, recesioni e piccoli tutorial.

FlashLite vs. J2ME on-line seminar

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Martedi’ prossimo, 13 Marzo 2007, si svolgera’ il confronto tra le tecnologie FlashLite e JavaME durante un seminario online organizzato dal gruppo mobile di ActionScript.it e il JMDF. Per partecipare all’evento e’ sufficiente seguire collegarsi a questo indirizzo: http://adobechats.adobe.acrobat.com/flvsj2me/

Agenda:
– Quick introduction to Flash Lite and J2ME
– Develop a game in Flash Lite e J2ME
– How to develop a network-oriented application considering the security issues in Flash Lite and J2ME
– Workflow to follow in order to produce an useful user interface for mobile

Non e’ richiesta registrazione.

207000

Ecco il messaggio della mia macchina questa sera appena tornato a casa:

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Wow! Duecentosettemila chilometri! piu’ di 5 volte la lunghezza dell’equatore! Sara’ il caso di comprarla nuova? Quasi quasi metto il bottone “Donate” nella pagina dei seminari… 🙂

OpenMoko: parte la fase 0

Dalla mailing list di OpenMoko:


The rumours have already spread, as several bloggers have already
reported: Yesterday [subject to time zone], Monday the 5th of March
2007, OpenMoko was finally able to start the Phase 0 of the OpenMoko
Neo1973 developer programme:

The Neo1973 Phase 0 phones have been shipped!

This means that by the end of this week, there will be 36 Free Software
developers around the world with a Neo1973 in their hands 🙂

Insomma: ci siamo! Ancora un po’ di pazienza e tutti gli sviluppatori potranno cimentarsi con il nuovo mobile Linux!!!

Volevo un Greenphone ma…

… non so piu’ se valga la pena spendere 700 dollari per un telefono per soli sviluppatori (cioe’, potrebbe… non funzionare!), con lo stack Bluetooth non ancora disponibile e incompatibile con i file mp3 (http://qtopia.net/modules/devices/greenphone_knownissues.php). Ma la cosa piu’ incredibile e’ che la licenza di acquisto per l’edizione Community (non ho verificato le altre) vieta di rivendere il telefono:

5. Resale of the Device is prohibited.

Potete leggere la licenza per intero qui: http://www.shoptrolltech.com/tt_devicelicense.htm

Che significa? Non posso vendere il mio device “personale” oppure non posso acquistare dei Greenphone per poi rivenderli? Supponiamo sia la prima, visto che non e’ specificato meglio. Dunque, se anche uno sviluppatore decidesse di spendere 700 dollari per comprare il Greenphone e poi si rendesse conto, per qualsiasi motivo, di non volerci o poterci piu’ lavorare, sarebbe costretto a tenerselo sul groppone. E’ come se un giorno decidessi di mettere Linux su un PC con Windows e la licenza… mi vietasse di reinstallarci Windows nel caso non fossi soddisfatto. E visto che stiamo parlando di ben 700 dollari, credo che chi acquista abbia il diritto di rivenderlo se non se ne fa piu’ niente. Non e’ mica un’arma!!! A quanto pare non sono l’unico a pensarla cosi’…

Terzo Mondo Digitale


Quando ero a San Gavino (CA), accettavo il fatto che la ADSL fosse arrivata tardi perché si trattava di un paesino di provincia. A Cagliari andò meglio, i 4Mbps era piu’ che sufficienti per lavoro e svago. A Sestu (CA) ho conosciuto il nulla, il vuoto: da marzo a ottobre senza ADSL (perche’ nessuno e’ mai venuto a stendere il cavo telefonico sino a casa). In ogni caso, accettavo passivamente il fatto che in Sardegna qualche disagio tecnologico dovesse pur esserci, malgrado la preziosa presenza di Tiscali.

Poi sono arrivato a Roma e pur vivendo in una bella zona (cosi’ mi dicono i colleghi romani) la centrale che serve la mia zona non puo’ darmi piu’ di 2Mbps. A 19.90 euro al mese. Sono nella Capitale, sono in una zona “in”, cosa dovrei fare per avere qualcosa di piu’ veloce? Forse dovrei andare a Lille. Si, forse in Francia le cose vanno meglio. L’ho appena scoperto salutando il caro amico Marco “Gundam” Cogoni, che per 19.90 euro ha a casa la fibra ottica e ben 30Mbps di banda. Stesso prezzo, 15 volte le prestazioni della mia linea. Lille batte Roma 30 a 2. Questo non e’ Digital Divide: questo e’ Terzo Mondo Digitale. Per chi volesse approfondire: http://www.noos.fr/offre/offre_internet.php.

J2ME Staff

Lo staff di Java Staff (!), in particolare il buon Federico Paparoni, ha preparato un sito che raccoglie e cataloga in maniera ordinata a ragionata molto materiale di interesse per gli sviluppatori Java mobile. All’indirizzo http://j2me.javastaff.com/index.html e’ possibile trovare molte informazioni utili, compresa una preziosa enumerazione delle VM attualmente disponibili.

beeweeb al 3GSM 2007

La settimana prossima beeweeb sara’ al 3GSM World Congress a Barcellona. Tra i prodotti presentati:

beeTV – MobileTV, complete with H.264 and Fast Channel Switching
beePlayer – mobile music application
beeFree – On Device Portal
MobileDrive – mobile access to networked file storage

Se partecipate al 3GSM passate a trovarci:

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Gnaccheragatti

Variante marchigiana degli strozzapreti, gli gnaccheragatti sono una pasta fresca gustosa che abbiamo mangiato a Jesi, al ristorante “Tana Liberi Tutti”. Nella variante “due sapori”, gli gnaccheragatti vengono serviti con pesto, pomodorini freschi e abbondante presenza di cozze. La vista e’ certamente notevole:

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Un po’ pesante da digerire, forse per la presenza del pesto, ma molto saporito all’assaggio. “Tana Liberi Tutti” e’ deliziosamente allestito nei locali di un vecchio magazzino, dove i creatori di questo ristorante giocavano, appunto, a “tana liberi tutti”!