Occupazione permanente

Buon anno a tutti.

Parlare dell’occupazione impropria di spazi dedicati al parcheggio delle auto di persone con disabilita’ e’ all’ordine del giorno, e non sono in questo povero blog. Se l’atteggiamento di arroganza e mancanza di rispetto nei confronti di persone sfortunate fa arrabbiare nei parcheggi pubblici, dove magari si puo’ pensare che nessuno intervenga perche’ i vigili sono impegnati in altro, lascia senza parole che i proprietari dei centri commerciali non facciano niente perche’ almeno nel loro minuscolo regno vengano rispettati i diritti di tutti.

E invece, i parcheggi per disabili solitamente solo meta preferita per i SUV.

Nei giorni scorsi, durante un po’ di spesucce per le feste natalizie, ho avuto modo di constatare quanto poca sia la cura che chi gestisce i centri commerciali ha per i portatori di disabilita’: in un centro commerciale di provincia ho visto un parcheggio per disabili (ovviamente presente per legge) permanentemente occupato dalla colonna dell’allaccio idrico dei vigili del fuoco.

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Immagino cosa stiate pensando: occupa poco spazio. Vero. Ma se si vuole che l’allaccio per i vigili del fuoco sia accessibile in caso di incendio, e’ evidente che l’auto parcheggiata dovra’ lasciare un po’ di spazio per consentire di lavorarci. Non solo: se l’auto in questione fosse un piccolo van, come spesso accade, in cui la sedia a rotelle e’ posta nel portellone posteriore, e’ evidente che lo sfortunato parcheggiatore dovra’ occuparsi (o chi per lui) di carico e scarico in mezzo al parcheggio, visto che la sua macchina inevitabilmente sporgera’. Manca poi la banda laterale di salita e discesa; non ultimo, il parcheggio e’ posto proprio a ridosso dell’ingresso, il che sconsiglia di fare manovre azzardate, pena il rischio di essere falciati.

Di due una: o chi parcheggia la’ ignora l’operativita’ dei vigili del fuoco, oppure quel parcheggio e’ un semplice adempimento di legge e non un aiuto concreto a chi ha delle disabilita’. Possibile che nessuno se ne sia accorto ne’ in fase di progettazione ne’ in fase di realizzazione?

Se il rispetto per quelli di noi meno fortunati non passa dalla cosa privata, mai giungera’ a quella pubblica.