Antefatto
Venerdì scorso mi sono arreso alle evidenti limitazioni del mio PowerBook G4 e alla fragilità dell’Acer e ho acquistato un MacBook. Sono "sceso di categoria" rispetto alla linea Pro alla quale il PowerBook idealmente appartiene, ma viste le caratteristiche del MacBook ho pensato che non fosse un ripiego. Si tratta pur sempre di una macchina dalle prestazioni elevate, un portento se paragonato al G4. Oltrettutto, il MacBook è quello con lo schermo più piccolo (13") e dunque più adatto ad un eterno migratore come me. Il buon Roberto Fraboni, vero segugio del mondo Apple, mi aveva preannunciato un imminente rilascio di nuovi portatili, ma le aspettative erano tutte sulla nuova linea Pro, mentre per quella base, aggiornata a novembre, non era previsto niente di nuovo.
Fatto
Mentre ancora lavoro alla migrazione dal vecchio al nuovo portatile, ecco che arriva una amara sorpresa: Apple annuncia i nuovi MacBook Pro… e i nuovi MacBook. Inizialmente cerco di convincermi che il rinnovamento è più di apparenza che di sostanza, ma mi accorgo ben presto che non è così. La CPU è in tecnologia 45nm, a più basso consumo energetico, che porta l’autonomia da 5 ore (del mio) a 6 ore (del nuovo). Contemporaneamente la velocità di clock è stata portata a 2.4GHz (contro i 2.2GHz del precedente), la RAM a 2GB (cioè raddoppiata) e il disco a 160GB (contro i 120 del mio). Tutto questo… a 50 euro in meno rispetto a quanto da me acquistato venerdì. Vada per la RAM, che comunque volevo portare a 4GB (costretto, dunque, a disfarmi dei due banchi preinstallati). Vada per il clock, che ha un incremento inferiore al 10%, quasi trascurabile. Ma il disco più capiente e soprattutto un’ora di autonomia in più fanno la differenza. Una netta differenza. Nessun problema, direte voi: essendo stato acquistato da meno di una settimana, il diritto di recesso mi consente di restituire il MacBook e prenderne uno nuovo. Vero. In passato, però, ricordo che le cose non sono andate sempre così in situazioni analoghe. Anzi! Al primo sentore di "recesso", magari per una compatibilità millantata e non verificata, il venditore si rifiutava di rispettare la norma e alla fine, messo alle strette, faceva passare la sostituzione come un favore (vero Max?). Ad ogni modo, chiamo l’Apple Store dove ho acquistato il MacBook e espongo la situazione, ma senza avanzare pretese. "Nessun problema signor Sanna, può venire qui da noi quando vuole, Le fissiamo un appuntamento e Le consegneremo il nuovo modello". Non credo alle mie orecchie! Prima di riuscire a dubitare di tanta disponibilità, la signorina prosegue: "Le va bene venire all’Apple Store domani alle 13?" Rispondo affermativamente…
Epilogo
Oggi alle 13 mi sono recato all’Apple Store dove un gentilissimo ragazzo dello staff del Genius Bar, dopo aver verificato che il mio MacBook era integro e con tutti gli accessori, mi ha consegnato un MacBook nuovo fiammante. Mi sarei aspettato (come accaduto ad altri amici) un ritardo di alcuni giorni, per effettuare l’accredito sulla VISA e poter procedere al successivo acquisto. Niente di tutto questo! Massima cortesia, massima gentilezza, massima efficienza. E visto che il nuovo costa meno di quello che ho acquistato io venerdì scorso, ho ricevuto un buono acquisto di rimborso (ma avrei potuto avere anche contanti). Insomma, pur se "dovuto per legge", Apple si è comportata benissimo, senza costringermi a faticare per far valere i miei diritti. Grazie a Troy, Francesco e Paolo per il supporto datomi. Dieci e lode.
Buono a sapersi. Se fossero tutti così il mondo girerebbe meglio…
Andrea
Puoi dirlo forte!
Non sono un “apple user” ma questi sono dettagli (che poi in realtà dettagli non sono) che fanno la differenza ed oggi più che mai il mercato ha bisogno di tutto questo.
Mirco
quasi quasi provo anche io a chiedere la sostituzione del mio macbook pro acquistato a Giugno 🙂
Grande Gerdavax, ora facci sognare con lo sviluppo su iPhone: Govedì prossimo si prevedono grosse novità!
Stay tuned
Rob,
prima di tutto a te va il merito di avermi ricordato che potevo andare a far sostituire il portatile. Probabilmente sarei rimasto con cio’ che avevo.
Quanto all’iPhone, speriamo di avere presto SDK e device (nel mentre… giochiamo con cio’ che c’e’, di ufficiale e di non 😉 ).
insomma, un bel lieto fine! Ogni tanto qualcosa gira come deve girare :-)!
Grande Gerdone!
se ti fossi comprato un borsello di vero budello invece di un mac non te ne sarebbe fregato nulla dell’ultima release e avresti fatto comunque un figurone
Non ero al Parco Cappello, sarebbe stato inutile avere un borsello di vero budello.