I sensori sono la prossima rivoluzione nel mondo mobile. Se il “Mobile 2.0” e il “Mobile Web 2.0” sono stati trascinatori dal 2006 all’estate appena trascorsa, si preannunciano un invernoe una primavera all’insegna degli accelerometri, dei lettori RFID e di altre magie simili. Sensori, ancora sensori, dunque. Avro’ il piacere di parlarne a SMAU 2007, nell’ambito dei seminari di e-Academy, come membro del JUG Sardegna ONLUS.
Vi segnalo, dunque, il seminario “Sensoristica avanzata per dispositivi mobili“, durante il quale parlero’ delle possibilita’ offerte dall’uso massivo di sensori su cellulari, PDA e sistemi embedded, con particolare riferimento alla piattaforma Java ME e alla tecnologia Sun SPOT. Chi fosse interessato puo’ effettuare la registrazione via web.
L’altra settimana, nell’ambito delle lezioni di “Sistemi Informativi” del Master che stò frequentando, ho visto in azione un sistema RFID per tracciare una sacca di sangue dal centro trasfusionale fino al letto del paziente. Una cosa molto interessante e utile!
Saluti!
Antonello
SIIIIIII!
Ci sono, finalmente potrò incontrarti!!!!!!
Christian
Per Lello: la tecnologia RFID e’ in circolazione da anni, ma solo di recente e’ diventata economica anche su piccoli numeri e finalmente puo’ essere adottata in contesti anche con “piccoli numeri”. E piu’ la tecnologia si diffonde, piu’ fioccheranno nuove idee!
Christian: okkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkkk! Finalmente ci conosceremo di persona!
Secondo me usare sistemi informativi innovativi è una questione di mentalità. Ti assicuro che costa molto, ma molto di più quello che sta intorno ad un sensore RFID messo in una sacca di sangue, piuttosto che il sensore stesso. Però la “nuova” tecnologia è difficile da far entrare nel mio campo perchè il vertice non ne ha ben capito la sua reale utilità.
Mi rendo conto che molti circoli viziosi e inutili sarebbero ben presto finiti se si usasse la tecnologia che già abbiamo nella mia azienda. Manca solo un investimento in questo settore per far diventare il tutto un VERO sistema informativo aziendale.
L’uso di questo sistema RFID sul sangue scaturisce dal fatto che in alcuni paesi europei si sono registrati numerosissimi incidenti a seguito di trasfusioni. Scambi di sacche, scambi di persone ecc. Gli incidenti si conoscono perchè c’è un registro nazionale apposito per gli eventi avversi e perciò si è cercato di porre rimedio. In Italia non esiste nulla di simile, nessun registro, nessun incidente! Figuriamoci se si considera importante il Sistema Informativo di un’azienda sanitaria!
Saluti!
Antonello