Quando si parla del divario tecnologico esistente tra diverse realta’ economico-sociali si suole confrontare il nord e il sud del mondo, il nord e il sud d’Europa, a volte anche il nord e il sud d’Italia. Ho sempre pensato che, talvolta, si tendesse a calcare la mano su questi aspetti ma che la realta’ fosse meno tragica. Mi dispiace, ma sono costretto a confermarlo: la realta’ e’ tragica! Una prova? Eccola! Ho fatto richiesta della linea telefonica a Sestu il primo marzo 2006 alle 7:30 (potenza del GPRS!) e, dopo un sopralluogo, qualche SMS di consolazione e una lettera ufficiale, mi e’ stato detto che il 18 agosto avrei finalmente avuto la sospirata linea. Peccato che in quei giorni stessi decidendo di trasferirmi a Roma e ho pensato di annullare la richiesta. 🙁 Richiesta che ho rinnovato il 27 settembre per la casa di Roma… la linea e’ stata attivata il 6 ottobre… ho chiesto la ADSL l’11 ottobre… il 21 e’ stata attivata. In meno di un mese tutto pronto, tutto funzionante, tutto velocissimo. Avrei aspettato anche piu’ di un mese, tanto ormai m’ero abituato ad andare con i 56K del GPRS. Questo e’ Digital Divide: Roma batte Sestu 1-0. Anzi, Sestu perde a tavolino, perche’ non ho mai avuto la linea telefonica. Marzo, Aprile, Maggio, Giugno, Luglio e Agosto: 6 mesi per un semplice doppino. Mi sembra troppo.
3 pensieri su “Digital Divide”
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Come Gerda sa, anche io: 1° agosto 2006, richiesta di trasloco linea telefonica telecom da Cagliari a Sestu (nuova casa). 17 agosto, i tecnici vengono per effettuare i lavori. Rimasi sorpreso di cotanta tempestività, considerando anche il periodo estivo…e invece? E invece per 1 m di scavo dal loro pozzetto in strada alla predisposizione della palazzina in cui abito, tutto si blocca, non possono far nulla. Giorni dopo mi chiama la telecom fissandomi un nuovo appuntamento con i tecnici per il…per il…attenzione…per il: 17 gennaio 2007!!!!!!!! MA SIAMO PAZZI!?!?!?! I governi si succedono e ancora siamo in queste condizioni e io mi chiedo sempre più: ma dove vogliamo andare in questo stupido Paese? L’Italia non può competere in queste condizioni. Questo è “Digital Destruction”.
La cosa continua in modo ancora piu’ comico: malgrado avessi fatto la disdetta a fine agosto e avessi ricevuto una lettera di conferma dell’avvenuta ricezione della disdetta, ecco che stamattina ho ricevuto una telefonata dalla Sardegna, in cui mi si diceva che i tecnici erano a casa mia, pronti per installare la linea telefonica. Molto gentilmente il tecnico ha ammesso: “eh… signor Sanna, non abbiamo fatto in tempo…”. Dal primo marzo al 24 ottobre mi sembra un’attesa un po’ eccessiva per avere un allaccio telefonico. Digital Denied.
comunque non è sempre colpa del digital divide: io, che abito nel presunto efficentissimo e moderno nord Italia, ho vissuto, anzi subìto, le stesse vicissitudini di gerdavax per l’attivazione del medesimo servizio… come dire tutto il mondo è paese. O meglio, i disservizi, la mancanza di rispetto e l’indifferenza verso i bisogni del cliente, sono il vero denominatore che ci unisce, a tutte le latitudini dello stivale (isole comprese) .